Nonostante siano passati di moda, o meglio abbiano avuto un boom enorme venticinque anni fa e successivamente un periodo di inevitabile declino, quando si collezionavano come le figurine o le Barbie, gli Swatch (uso il plurale a onor del fatto che ne avevo 6/7) sono gli orologi più famosi al mondo.
Gli orologi che portarono la Svizzera all’apice della sua notorietà in campo di orologi a costi accessibili trovarono posto a decine nella famiglie di tutta europa, tra collezionisti, estimatori, teenager alla moda, mamme e papà, operai e imprenditori. Gli store monomarca erano assaliti dalle code tutto l’anno, impraticabili nelle festività o per le comunioni, e le collezioni nuove andavano sempre a ruba.
Nel panorama degli orologi da polso, a volte basta un’intuizione per decretare il successo di un modello. E fu proprio un’intuizione, corredata naturalmente da un bagaglio tecnico di primissima qualità, a fare andare quel Cosmonaute nello spazio. Era il 24 maggio del 1962, quando l’astronauta Scott Carpenter collaudò il


Dopo la presentazione del GD910, il primo watch-phone del colosso coreano LG, è la volta di Kemplar & Strauss, un’azienda statunitense che opera nel settore degli strumenti di comunicazione, che ha dato luce al “W” Watch Phone (si chiama in realtà solo “W”).

L’evoluzione tecnologica compie passi da gigante e l’orologeria, quantomeno per alcuni, non rappresenta più di certo un tabù da infrangere. Tag Heuer sanno a cosa mi riferisco. Cronometristi ufficiali per diverse Olimpiadi, dei Gran Premio di Formula Uno, dei Mondiali di Sci, e altro ancora, animati da uno spirito pioneristico hanno ridefinito lo standard per i marcatori del tempo.




