Pronto, che ore sono? Arriva il W Watch Phone

kempler-strauss-w-watch-phoneDopo la presentazione del GD910, il primo watch-phone del colosso coreano LG, è la volta di Kemplar & Strauss, un’azienda statunitense che opera nel settore degli strumenti di comunicazione, che ha dato luce al “W” Watch Phone (si chiama in realtà solo “W”).

Tra moda, innovazione e ricerca della notizia, gli oro-telefoni (italianismo che li rende meno cool)  costituiscono sicuramente una novità nel mercato dei telefoni cellulari, non tanto nel mondo degli orologi che hanno una destinazione d’uso e un fascino del tutto diversi.

Il design è abbastanza sgraziato: telefono e cellulare sono racchiusi in un “scatola nera” che presenta, però, la caratteristica di avere uno schermo tattile che consente di effettuare tutte le operazioni in punta di dita (da prendere in parola, visto che l’interfaccia si chiama micro-touch, con disperazione certa per quanti hanno i polpastrelli, diciamo, fuori misura).  A differenza dell’LG,  questo “W” presenta caratteristiche meno interessanti,  nel senso che è più telefono e orologio, ma senza ad esempio la connessione HDSPA del GD910 che permette la connessione ad internet tramite pc.

La parte dedicata al telefono consta di un modulo GSM triband senza fronzoli, mentre la comunicazione è affidata, stenterete a crederci, ad una “cornetta” usb che prende così il posto del telefono cellulare a causa di un supporto da cintura in cui trova la sua naturale allocazione. E’ possibile utilizzarla anche per ascoltare gli MP3 contenuti nella micro-SD da 4 GB che è possibile inserire nell’oro-telefono, e se non è fantasia questa…

L’utilizzo del “dabliu” è piuttosto semplice:  si preme un tasto, e compare sul display una tastiera, a mò di quei nostalgici Casio degli anni ’80 che ne incorporavano una proprio sotto il quadrante.  Inoltre è possibile utilizzare una videocamera built-in per le video comunicazioni, e di serie è compreso anche un registratore vocale e una serie di giochi, tutti da svolgere con una sola mano visto che l’altra sarò impegnata a sorreggere la “consolle”.

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