L’orologio più costoso del mondo: Vacheron Constantin Kallania

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E’ l’orologio più caro del mondo? Molto probabilmente si, visto che la cifra da sborsare per acquistarlo non si paga spesso per un orologio da polso: cinque milioni di euro per il Vacheron Constantin Kallania.

Si tratta di un calibro 1003,  più che un orologio un gioiello di enorme bellezza con 186 diamanti per un totale di 170 carati. La Vacheron Constantin per il suo Kallania ha selezionato diamanti di estrema purezza e omogeneità, certificati uno per uno dall’Istituto Svizzero di Gemmologia, e montati su oro bianco a 18 carati.

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Fossil, due nuovi store in Germania tra vintage e modernità

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Un flagship store fa più di molte campagne pubblicitarie. Dona al cliente un’esperienza da vivere che lo avvolge in pieno mettendolo in connessione con il brand e soprattutto con i suoi prodotti e la filosofia che li anima. Fossil lo sa bene, e continua la sua strategia commerciale incentrata sui negozi monomarca.

Gli ultimi arrivati, in ordine cronologico, sono i due store tedeschi aperti recentemente che come gli altri mirano a trasmettere l’anima del brand puntando ancora una volta sull’incontro tra vecchio e nuovo; dunque il punto vendita interpretato come luogo e strumento di comunicazione.

Orologi di valore, arriva la certificazione

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Il mercato degli orologi è divenuto, negli ultimi anni, oggetto di interesse per chi intende acquistare dei beni che oltre al piacere del possesso diano qualche garanzia per il futuro. Da qui la spesa di “profani” in orologi anche costosissimi e di solito Swiss Made, ovvero fabbricati in svizzera.
Chs Sa Geneve, azienda manco a dirlo Svizzera, ha pensato di creare una sorta di ente di certificazione degli orologi attraverso l’implementazione di un archivio internazionale.
Il servizio offerto, oltre a tracciare e legittimare i dati identificativi degli orologi nuovi, potrebbe essere un efficace strumento per tracciare gli orologi d’epoca e vintage che da anni sono presenti sul mercato e per i quali è più complesso determinare l’esatta provenienza.
Attraverso il suo archivio, forte di innovativi sistemi e processi informatici di catalogazione e ricerca, la Chs stila una sorta di “biografia” dell’orologio, che consente di risalire in qualsiasi momento all’origine dell’oggetto.
L’aspetto che più interessa gli appassionati di orologi è il documento di autocertificazione. Questo documento, Certificato di Registrazione, è creato dall’utente a proprio nome e sotto la propria responsabilità. Dunque si genera un binomio nome-orologio. Ad ogni orologio corrisponde un solo nome.
Per ogni rilascio di Certificato di Registrazione l’azienda associa
una Chs card  con un codice di sicurezza personale, che servirà per effettuare il trasferimento del certificato in caso di vendita o cessione dell’orologio .
Sarà compito del nuovo utente richiedere alla Chs Sa Geneve la modifica dell’anagrafica dei dati personali del certificato.
Insomma uno strumento che può tutelare i proprietari e favorire la commercializzazione degli orologi. Sempre che si dichiari il vero al momento della registrazione e non si faccia confusione!

Il mercato degli orologi è divenuto, negli ultimi anni, oggetto di interesse per chi intende acquistare dei beni che oltre al piacere del possesso diano qualche garanzia per il futuro. Da qui la spesa di “profani” in orologi anche costosissimi e di solito Swiss Made, ovvero fabbricati in svizzera.

Chs Sa Geneve, azienda manco a dirlo svizzera, ha pensato di creare una sorta di ente di certificazione degli orologi attraverso l’implementazione di un archivio internazionale.

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Only Watch 2009: quando il tempo fa beneficenza

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Only Watch 2009 è un’asta di beneficenza a favore delle associazioni che appoggiano la ricerca e la lotta alla Distrofia Muscolare di Duchenne. La manifestazione si svolgerà il prossimo 24 settembre a Monaco.  L’asta si svolge ogni due anni e le manifatture dell’alta orologeria svizzera parteciperanno con un pezzo unico o con il numero uno di un’edizione limitata. Tutti gli orologi all’asta non avranno base d’asta né limite di prezzo.

Fino ad ora sono nove gli orologi che sicuramente saranno battuti all’asta: Blancpain 500 Fathoms, Breguet Travelling Clock One of Seven, Chaumet Unique Piece Dandy Art Edition, Girard Perregaux WW.TC Cerámico, Omega Seamaster Ploprof 1200m, Zenith El Primero New Vintage 1969, Franc Vila FV EVOS 8Ch “Cobra”, Corum Ti-Bridge e il Patek Philippe Celestial.

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