Longines Twenty-Four Hours Pilot’s Watch: l’orologio dell’aviatore direttamente dal 1950

Ormai non c’è alcun dubbio, lo confermano i recenti indirizzi reaalizzativi delle principali compagnie di segnatempo. Il 2011 è certamente l’anno dei remake. A Baselworld 2011, Longines ha svelato il suo nuovo segnatempo da aviatore Longines Twenty-Four Hours.

Il Longines Twenty-Four Hours è essenzialmente la riproduzione (con lifting) dello stesso modello del 1950, ordinato alla casa produttrice svizzera da parte di Swissair.

Se paragonato all’originale, il remake mette in campo un’apertura per il datario leggermente più ampia, con un contrasto del layout del quadrante molto deciso e con le tre lancette centrali realizzate in lucente acciaio inossidabile. Si noti che la versione originale si fregia di lancette in oro.

Tra gli altri dettagli che sono stati leggermente cambiati non si può nemmeno ignorare la corona a forma di cipolla che, nella versione moderna, è leggermente più ampia. Eppure, molti altri piccoli segni caratterizzanti sono rimasti là al loro posto. In particolare la scala delle 24 ore che rende tanto speciale la referenza dandole il nome.

Nella sua versione moderna, questo segnatempo storico verrà venduto in una cassa in acciaio inossidabile dal massivo diametro di ben 47,50 millimetri.

Oltre ad un normale vetro in zaffiro con doppio trattamento antiriflesso, dettaglio abbastanza comune per questo tipo di orologi, è interessante notare come, in questo caso, il vetro in zaffiro del fondello viene protetto da un apposito coperchietto inciso con l’elegante scritta “hunter”.

Questa copertura aggiuntiva si apre con facilità grazie al pulsante collocato alle ore 4. E una volta spalancata, ecco comparire il movimento Longines L704.2 in tutta la sua superba bellezza.

A completamento della referenza dell’oggetto protagonista di giornata, non possiamo fare a meno di notare il piacevole cinturino in pelle nera con cuciture di contrasto bianche. Il tutto viene completato da un’ottima fibbia in acciaio che sigilla al polso questa bellezza storica dell’aviazione. Fosse un vino, andrebbe decantato prima di berlo.

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