Ladybird, la nascita del mito Blancpain negli anni Sessanta

Avanguardista e molto audace. Nasce con queste caratteristiche la Ladybird firmata Blancpain. Un orologio che affonda le radici negli anni Sessanta, quando era considerato l’orologio rotondo più piccolo del mondo. 

Senza tempo ha superato l’usura del tempo con eleganza, abbracciando la modernità. Oggi si può tornare agevolmente sulla storia di un cronografo che ha rivoluzionato l’orologeria al femminile. La pubblicità degli anni Sessanta diceva: “Siate i primi ad importare nel vostro mercato il più piccolo orologio tondo del mondo.

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Ladybird è nato nel 1956 quando andavano di moda gli orologi-gioielli che variavano d’importanza in base alla grandezza del quadrante. Un colpo di genio di Blancpain e sul mercato di affaccia un prodotto assolutamente diverso, il più piccolo movimento tondo del mondo, il calibro R550.

Malgrado il suo diametro di 11,85 millimetri, questo calibro possiede una carica che gli consente di andare avanti anche più di 40 ore consecutive. All’epoca era certamente una novità. La preoccupazione e l’attenzione per l’estetica hanno contribuito alla definizione di una corona molto particolare che insieme al pivot rappresenta uno degli elementi più innovativi di questo cronografo.

Il successo di Ladybird è immediato e l’orologio trova un posto d’onore tra i cronografi più eleganti di sempre. Per la misura e anche per l’eleganza e lo stile, riesce a soddisfare le esigenze di tantissime donne. Tra l’altro c’erano già degli elementi avanguardisti, si veda il bracciale intercambiabile.

E da ieri ad oggi cosa è cambiato?

60 anni dopo l’estetica del Ladybird si può considerare ancora attuale. La manifattura Blancpain spera di rendere omaggio a questo suo cronografo che fa parte della storia degli orologi da donna. Il calibro automatico, intanto, si è adattato ed è diventato il 6150, che misura 15,7 mm di diametro.

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