Longines Lindbergh. Un orologio, una leggenda

Spesso accade che grandi gesta trasformino chi le compie in un eroe. A volte capita che questo eroe diventi una leggenda e che la sua storia sopravviva nel corso dei decenni, e magari dei secoli. E’ quanto è accaduto a Charles Lindbergh, aviatore ed esploratore americano, che nel 1927 a soli 25 anni attraversò l’Atlantico da New York a Parigi in solitario.

Un’impresa lunga più di 33 ore che ha segnato la storia. Una manifestazione di coraggio e determinazione a cui Longines ama legare il proprio nome. I tempi di partenza e di arrivo, infatti, sono stati misurati da apparecchi Longines.  Qualche tempo dopo, Lindbergh stesso elabora il progetto di un orologio in grado di misurare la longitudine con il solo ausilio di un almanacco nautico e di un sestante. Ed è qui che nasce il primo Hour Angle con un imponente diametro di 47.50 millimetri. Questo segnatempo assume le caratteristiche di un vero e proprio strumento nautico professionistico e, con il passare del tempo, si afferma come un cult tra gli orologi di prim’ordine.

La misura originale della cassa è stata conservata per le referenze L2.678.4.11.2 (in acciaio inossidabile) e L2.678.6.11.2 (in prezioso oro giallo). Per chi non vuole rinunciare a possedere un segnatempo unico ma preferisce una dimensione più ridotta, Longines ha pensato alla referenza L2.601.4.11.2 con una cassa in acciaio di 38 millimetri. Quest’ultimo modello è dotato di un movimento meccanico a carica automatica L614, mentre le prime due versioni sono equipaggiate con movimento L699.

Tutti questi esemplari hanno cassa con retro trasparente in vetro zaffiro e lunetta rotante.  L’eleganza unica del Lindbergh si manifesta in ogni piccolo dettaglio. Dalle lancette di colore blu (nere per il modello più piccolo) al sofisticato quadrante. Il cinturino in pelle può essere sostituito con un cinturino addizionale sufficientemente largo per essere indossato con una giacca da volo. Lo spirito d’avventura che ha animato Lindbergh è racchiuso in questo orologio. E allora, cosa aspettate a metterlo al polso?

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