Le innovazioni tecniche del Rolex Deepsea Challange Quadrante D-Blue

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Uno degli orologi subacquei che si è capitato di presentare su questo blog è il Rolex Deepsea Challange Quadrante D-Blue, di cui abbiamo parlato anche in un post pubblicato in precedenza. Si tratta infatti di un pezzo della Maison Rolex che si è reso celebre attraverso le peripezie che hanno contraddistinto il suo lancio sul mercato, attesto dagli appassionati della categoria. 

Le caratteristiche dell’orologio subacqueo Rolex Oyster Perpetual Sea-Dweller 4000

In questo post vogliamo però, per usare una metafora, scendere ancora più in profondità e descrivere quali sono state le principali innovazioni tecniche che la casa Rolex ha pensato per questo pezzo. Si parte allora dall’estetica del quadrante il quale di distingue dagli altri per la presenza di una lunetta girevole unidirezionale, che presenta un disco in ceramica Cerachrom antiscalfitture, con numeri e graduazioni in platino.

Rolex Deepsea Challenge Quadrante Blu “D-blue” James Cameron

Si passa poi al quadrante trattato con con luminescenza Chromalight, la quale permette una leggibilità ancora maggiore dal momento che la luminescenza blu ha una durata migliore rispetto ai materiali luminescenti tradizionali.

All’interno del calibro automatico di manifattura, inoltre, vibra una spirale Parachrom paramagnetica che offre una migliore resistenza agli urti e alle variazioni di temperatura.

Tra le innovazioni tecniche si trovano però anche particolari relativi al bracciale come il sistema a maglie piatte, fabbricato in acciaio 904L, completato da una chiusura pieghevole e un sistema di allungamento Rolex Glidelock brevettato, il quale permette di modificare in maniera molto semplice la lunghezza del bracciale senza l’uso di alcuno strumento o l’intervento di un tecnico.

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