Il mercato degli orologi è divenuto, negli ultimi anni, oggetto di interesse per chi intende acquistare dei beni che oltre al piacere del possesso diano qualche garanzia per il futuro. Da qui la spesa di “profani” in orologi anche costosissimi e di solito Swiss Made, ovvero fabbricati in svizzera.
Chs Sa Geneve, azienda manco a dirlo svizzera, ha pensato di creare una sorta di ente di certificazione degli orologi attraverso l’implementazione di un archivio internazionale.
Il servizio offerto, oltre a tracciare e legittimare i dati identificativi degli orologi nuovi, potrebbe essere un efficace strumento per tracciare gli orologi d’epoca e vintage che da anni sono presenti sul mercato e per i quali è più complesso determinare l’esatta provenienza.
Attraverso il suo archivio, forte di innovativi sistemi e processi informatici di catalogazione e ricerca, la Chs stila una sorta di “biografia” dell’orologio, che consente di risalire in qualsiasi momento all’origine dell’oggetto.
L’aspetto che più interessa gli appassionati di orologi è il documento di autocertificazione. Questo documento, Certificato di Registrazione, è creato dall’utente a proprio nome e sotto la propria responsabilità. Dunque si genera un binomio nome-orologio. Ad ogni orologio corrisponde un solo nome.
Per ogni rilascio di Certificato di Registrazione l’azienda associa una Chs card con un codice di sicurezza personale, che servirà per effettuare il trasferimento del certificato in caso di vendita o cessione dell’orologio .
Sarà compito del nuovo utente richiedere alla Chs Sa Geneve la modifica dell’anagrafica dei dati personali del certificato.
Insomma uno strumento che può tutelare i proprietari e favorire la commercializzazione degli orologi. Sempre che si dichiari il vero al momento della registrazione e non si faccia confusione!