Crisi Swatch, crollo degli utili del 50-60 per cento

La crisi globale del settore dell’orologeria non poteva escludere dal coinvolgimento anche la Swatch che adesso si trova a fare i conti con i suoi bilanci e soprattutto con un calo degli utili del 50-60%. Un vero e proprio crollo. 

Le previsioni sui primi sei mesi dell’anno sono ben peggiori di quelle degli analisti. Parte da questa considerazione il reportage su Swatch confezionato da Business People che accusa l’azienda svizzera di aver dimezzato i ricavi anche per via della scelta di non licenziare nessuno insistendo contemporaneamente sugli investimenti.

C’è chi, tra le cause, inserisce anche quella del terrorismo visto che in Francia le vendite del settore del lusso e della moda sono crollate all’indomani degli attacchi terroristici dello scorso novembre. Ma la crisi per l’orologeria è globale e coinvolge anche i mercati di riferimento – un tempo fiorenti – di Svizzera e Hong Kong. Per questo le previsioni del gruppo Swatch, il colosso mondiale dell’orologeria, che produce anche Omega e Tissot, sono da far strabuzzare gli occhi: secondo l’azienda gli utili della prima metà del 2016 crolleranno del 50 o del 60%, una previsione ancor più pessimistica di quella degli analisti, che si aspettavano un -22% nei ricavi. Per quanto riguarda le vendite, invece, nei primi sei mesi dell’anno la perdita dovrebbe essere intorno al 12% (-7% le stime del mercato).

Secondo il gruppo Swatch che ha portato all’attenzione dei giornali il crollo negli utili, questo crollo è dato anche dalla scelta di non tagliare posti di lavoro. Come spiega infatti l’AD Nick Hayek: licenziare il personale è sempre un rischio, perché i bravi operai nel settore sono merce rara.

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