L’orologio che misura il Parkinson

Può l’orologio essere anche uno strumento diagnostico? A leggere una notizia d’agenzia riferita al Forum per la Sanità Digitale, sembra proprio di sì. Siamo andati a curiosare tra le pagine del sito della startup che ha depositato il progetto di questa invenzione geniale. 

Scrive l’ADNKRONOS:

Dall’orologio che misura il Parkinson agli occhiali per la realtà virtuale che distraggono il paziente dallo stress. Fino alle ‘app’ per avere il medico sempre al nostro fianco o quelle pensate per gli infermieri. Sono alcune delle otto soluzioni ‘hi-tech’ che saranno presentate oggi a Roma all’interno di S@lute, il primo Forum Sanità Digitale. Durante l’evento anche tavoli di lavoro su alcuni temi ‘caldi’ della sanità, come quello dedicato alla filiera del farmaco e alle sue trasformazioni, o i nuovi modelli di cura con alcuni esempi di eccellenza stranieri che stanno già trovando terreno fertile per una sperimentazione in Italia.

E chi ha progettato questo orologio che è in grado di diagnosticare il Parkinson? Un ventinovenne lucano cui StartupItalia dedica a ragione un lungo articolo. Ne riportiamo i passaggi essenziali:

Quando sai di dover parlare con un ingegnere, magari biomedico, immagini che avrai di fronte qualcuno che ragiona in modo schematico e razionale ma con Luigi Battista c’è da ricredersi, subito: 29 anni, potentino, sempre sorridente, con una laurea in Ingegneria biomedica conseguita nel 2009 presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. C’è una sua caratteristica che salta subito all’occhio: la voglia di mettere a frutto, con la massima umiltà, le sue competenze e una grande passione per la ricerca, intesa come strumento per realizzare “qualcosa” in grado di aiutare la gente.Prova ne è un suo progetto molto ambizioso: Pd-watch, un orologio da polso per diagnosticare il morbo di Parkinson (Parkinson’s desease da cui “Pd”).

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