Hublot e Dwyane Wade presentano il “King Power D-Wade”

Orologi Hublot, sofisticata garanzia per coloro che, oltre a essere appassionati di segnatempo, amano indossare il meglio e curare anche i minimi particolari. Il brand svizzero ha presentato di recente il “King Power D-Wade“, l’orologio creato dalla maison in collaborazione con Dwyane Wade.

Il binomio tra campioni – da un lato uno dei marchi più apprezzati e dall’altro un giocatore di basket considerato tra i più forti al mondo e tra i più fantasiosi sotto canestro – ha dato vita a un modello di rara bellezza che costa la “modica” cifra di 20mila dollari.

L’orologio è stato realizzato grazie alla partecipazione fattiva della star nell’NBA e ha avuto un parto di soli 500 esemplari che vale la pena ammirare (beato chi potrà acquistarne uno): ha una cassa dal diametro di 48 mm, è di colore nero con rivestimento in ceramica, sulla cassa è inciso il 3, numero di maglia del giocatore NBA, mentre il cinturino é in pelle con speciali cuciture che richiamano la retina del canestro.

Si tratta di un modello davvero interessante, dedicato a tutti gli amanti degli orologi. Il cestista che milita nei Miami Heats è stato annunciato quale ambasciatrice del marchio ma non si è limitato a prestare la propria immagine per sponsorizzare la casa orologiaia bensì ha deciso di intervenire in maniera diretta anche nella fase di realizzazione del segnatempo: “King Power D-Wade” contiene più di un dettaglio in grado di conferirgli una classe evidente che non può non richiamare alla memoria il parquet dei palazzetti dello sport americani in cui si mangia e si respira basket: il quadrante dell’orologio e la cinghia da polso in pelle con cuciture compensate richiamano i legni duri del campo.

Come accaduto ad altri campioni dello sport a stelle e strisce – tra cui Amar’e Stoudemire, Tom Brady e Sean Avery – anche Wade ha legato il proprio nome a un segnatempo che ne propone elementi distintivi. “Volevo un orologio che avesse caratteristiche simili al gioco che amo”, dichiarava il cestista: con “King Power D-Wade” l’obiettivo pare pienamente raggiunto.

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