Ulysse Nardin per la via del Monaco Yacht Show

ulysse-nardin-monaco-ys-maxi-marine-diverNon esiste orologio da polso che non sia in qualche modo legato al mare. Il connubio è d’obbligo quando si parla di impermeabilità, ad esempio, ma al di là delll’aspetto tecnico, il mondo marinaresco di un certo livello fatto di yacht, di vela, di regate e quant’altro è da sempre legato in modo indissolubile agli strumenti di precisione.

Ulysse Nardin, produttore di orologi dal 1846, ha deciso di dedicare ad uno dei saloni internazionali più importanti legato al mondo delle imbarcazioni il suo Maxi Marine Diver, creando la versione YS in esclusiva per il Monaco Yacht Show (YS sono appunto le iniziali).

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Traser, orologi svizzeri per sole donne

Traser

Made in Svizzera. Affidabilità e precisione, dunque, per il brand Traser che ha recentemente presentato la sua collezione di orologi pensati appositamente per un pubblico femminile. E la donna diventa così unica protagonista.

Lady Pink 3 Hand: per la donna moderna e dinamica, questo modello ha una cassa in acciaio, un quadrante dorato e sei preziose pietre Swarovski. Il vetro, impermeabile, è in cristallo di zaffiro. Prezzo di vendita, 650 CHF.

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De Bethune DB26, l’orologio dal carattere contemporaneo

De Bethune DB26

Nuova entusiasmante collezione per il marchio svizzero De Bethune che, come punta di diamante, presenta il DB26, un orologio classico e signorile a partire dalla cassa e del quadrante che svelano immediatamente un calendario perpetuo sviluppato dalla manifattura.

La luna sferica De Bethune gira sul suo proprio asse ed indica con precisione le fasi del satellite. Inoltre, cassa in oro di 44.4 mm e movimento a carica manuale sviluppato nel 2008.

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Vincent Bérard dedica Quatre Season alle donne

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L’arte si manifesta in diverse forme, basta trovare il modo di esprimerla.

È un pò il motto di Vincent Bérard, orologiaio svizzero da trent’anni, artista per vocazione, creatore di alcuni concept dell’alta orologeria svizzera e autore del Luvorene Quatre Season, un orologio da donna ispirato “naturalmente” alle stagioni.

Il progetto nasce coniugando l’armonia, il respiro della natura e l’haute-couture, con un’impostazione molto personale. Quattro colori, in quattro pietre, per quattro stagioni: smeraldi (verde) per la primavera, zaffiri gialli (giallo) per l’estate, rubini (rosso rubino, appunto) per l’autunno e zaffiri blu (blu) per l’inverno. Le pietre segnano le ore, un cinturino fa pendant accentuandone il carattere, realizzato in seta di velluto nella parte esterna e pelle nera di coccodrillo all’interno, interamente cucito a mano.

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I fantastici 4 del Bugatti Tourbillon Concept

Bugatti Tourbillon Concept

Il nome Parmigiani potrebbe essere sconosciuto ai più, mentre Bugatti porta alla memoria alcune tra le fuoriserie più famose in tutto il mondo. Eppure le due realtà artigianali sono presenti nello stesso progetto che prende il nome di Bugatti Veyron.

Parmigiani, fondatore dell’omonima maison de haute horologerie, nel 2006 vince il “Watch of the Year Award” per il suo Bugatti 370, caratterizzato da un movimento trasversale e montato in oro 18 KT. Forte della sua collezione Bugatti Type 370, Parmigiani presenta Tourbillon Concept, che fa del suo carattere “estroverso” l’elemento innovativo.

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Orologi di valore, arriva la certificazione

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Il mercato degli orologi è divenuto, negli ultimi anni, oggetto di interesse per chi intende acquistare dei beni che oltre al piacere del possesso diano qualche garanzia per il futuro. Da qui la spesa di “profani” in orologi anche costosissimi e di solito Swiss Made, ovvero fabbricati in svizzera.
Chs Sa Geneve, azienda manco a dirlo Svizzera, ha pensato di creare una sorta di ente di certificazione degli orologi attraverso l’implementazione di un archivio internazionale.
Il servizio offerto, oltre a tracciare e legittimare i dati identificativi degli orologi nuovi, potrebbe essere un efficace strumento per tracciare gli orologi d’epoca e vintage che da anni sono presenti sul mercato e per i quali è più complesso determinare l’esatta provenienza.
Attraverso il suo archivio, forte di innovativi sistemi e processi informatici di catalogazione e ricerca, la Chs stila una sorta di “biografia” dell’orologio, che consente di risalire in qualsiasi momento all’origine dell’oggetto.
L’aspetto che più interessa gli appassionati di orologi è il documento di autocertificazione. Questo documento, Certificato di Registrazione, è creato dall’utente a proprio nome e sotto la propria responsabilità. Dunque si genera un binomio nome-orologio. Ad ogni orologio corrisponde un solo nome.
Per ogni rilascio di Certificato di Registrazione l’azienda associa
una Chs card  con un codice di sicurezza personale, che servirà per effettuare il trasferimento del certificato in caso di vendita o cessione dell’orologio .
Sarà compito del nuovo utente richiedere alla Chs Sa Geneve la modifica dell’anagrafica dei dati personali del certificato.
Insomma uno strumento che può tutelare i proprietari e favorire la commercializzazione degli orologi. Sempre che si dichiari il vero al momento della registrazione e non si faccia confusione!

Il mercato degli orologi è divenuto, negli ultimi anni, oggetto di interesse per chi intende acquistare dei beni che oltre al piacere del possesso diano qualche garanzia per il futuro. Da qui la spesa di “profani” in orologi anche costosissimi e di solito Swiss Made, ovvero fabbricati in svizzera.

Chs Sa Geneve, azienda manco a dirlo svizzera, ha pensato di creare una sorta di ente di certificazione degli orologi attraverso l’implementazione di un archivio internazionale.

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