De Bethune DB26, l’orologio dal carattere contemporaneo

De Bethune DB26

Nuova entusiasmante collezione per il marchio svizzero De Bethune che, come punta di diamante, presenta il DB26, un orologio classico e signorile a partire dalla cassa e del quadrante che svelano immediatamente un calendario perpetuo sviluppato dalla manifattura.

La luna sferica De Bethune gira sul suo proprio asse ed indica con precisione le fasi del satellite. Inoltre, cassa in oro di 44.4 mm e movimento a carica manuale sviluppato nel 2008.


Il De Bethune DB26 si compone di ben 339 elementi nel suo totale tra cui un doppio barilotto, progettato per eliminare le frizioni e trasmettere con la massima efficacia l’energia. Infine, riserva di carica di 5 giorni e raffinato cinturino in pelle di alligatore.

In materia di De Bethune, è necessario se non indispendabile fare un cenno alle 7 innovazioni firmate dal marchio, novità rivoluzionarie e frutto di altrettanti brevetti. Si parte con il bilanciere titanio/platino, il primo impiegato per ottenere il minor peso possibile, il secondo per diminuire l’influenza delle frizioni viscose dell’aria; la spirale con curva terminale piana che migliora l’isocronismo e limita le deformazioni dovute agli urti; il sistema triplo pare-chute che riduce al minimo le variazioni e protegge i pivot.

E ancora, l’ammortizzatore centrale della massa oscillante composto da quattro piccole lamelle a molla e da 12 rubini, per attutire gli urti e le deformazioni laterali; il bariletto con lame in rubino per ridurre gli attriti superflui e permettere ai due bariletti di essere in equilibrio costante per fornire correttamente il massimo dell’energia disponibile; il sistema di regolazione della velocità attraverso una leva azionata dalla corona che permette di regolare il rapporto di ricarica degli orologi automatici, adattandolo al livello di attività di chi lo porta al polso.

Infine, il calcolo delle fasi lunari, interpretato da una sfera composta da due semisfere: una in acciaio, l’altra in platino che vengono assemblate e poi azzurrate alla fiamma.

Lascia un commento