Orologio A. Lange & Söhne Grande Lange 1

Nuovo aspetto, nuovo movimento, innovazione nella cassa, queste le caratteristiche del A. Lange & Söhne Grande Lange 1 presentato al SIHH 2012. Un modello su cui la casa investì agli inizi degli anni ’90, oggi in questo orologio vengono assemblati tutti gli elementi tradizionali dell’arte orologiera sassone: la platina a tre quarti, i castoni d’oro avvitati, il bilanciere con viti, la Grande Data.

A distanza di tempo, il Lange1 è oggi il capostipite di una famiglia numerosa di orologi ed è stato anche il riferimento per numerosi altri progetti sviluppati dalla manifattura. Il Grande Lange 1 è caratterizzato da proporzioni rielaborate, conseguentemente a nuovi elementi interni cui la sua estetica si adegua minuziosamente. Monta il Calibro L095.1 a carica manuale – totalmente rinnovato. Le indicazioni delle ore, dei minuti, dei secondi, della Grande Data e della riserva di carica sono distribuite sul quadrante in argento massiccio senza sovrapposizioni.

La Grande Data è stata ingrandita in proporzione alle dimensioni del quadrante. Inoltre, l’aumento del diametro del movimento ha permesso di allineare diversi elementi allo stesso livello, arrivando a uno spessore a 4,7 millimetri.

L’ottima riserva di carica di 72 ore è stata raggiunta risparmiando spazio grazie all’adozione di un solo bariletto. La cassa del Grande Lange 1 è disponibile in oro giallo, oro rosa o platino misura 40,9 millimetri, con uno spessore di 8,8. Attraverso il fondello in vetro zaffiro si può ammirare le finiture del movimento decorato a mano e montato due volte.

La platina a tre quarti in alpacca naturale con levigatura a nastro di Glashütte, adottata da tutta l’orologeria sassone, ha il vantaggio di conferire al movimento e ai suoi componenti un’ottima stabilità. La sua forma arcuata permette di scorgere il bilanciere che oscilla a 21.600 alternanze/ora e il ponte che lo sorregge inciso anch’esso a mano.

Altro segnale di eleganza e di tradizione orologiera della piccola cittadina è riscontrabile ammirando i sette castoni d’oro avvitati che fissano i rubini.

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