David Walter pendola W5

Questo segnatempo non si indossa ma chiunque, anche la persona meno esperta in materia di orologeria, trovandosi di fronte a tale macchina, si soffermerà almeno per qualche secondo a braccia conserte e il capo leggermente incline per cercare di capire il funzionamento di tale meccanismo e quindi ad ambire di comprenderlo!

E’ solo un esempio, ci sono una miriade di altri orologi, da polso e non, per comprendere cosa sia l’alta orologeria, ma questa pendola vuole essere anche il pretesto per parlare di un autentico e geniale costruttore che tuttavia, ai meno arguti, è sconosciuto, nonostante le sue opere meritino di essere proposte anche perché l’impatto visivo è assolutamente appagante. L’ambizione di possedere un orologio prestigioso è più cosa maschile, si sa.

Spesso comunque capita di accontentare le signore regalando loro un orologio purché non indossino più quelli dei loro consorti, eppure poche volte pensiamo alla funzionalità che avrebbe una pendola nel nostro salotto. Certamente avrebbe una finalità di arredo, magari basterebbe solo questa pendola per arredare interamente una sala, ma la sua funzione più autentica, sarebbe sicuramente quella di stupire e sorprendere i nostri ospiti.

Per far capire chi è David Walter potrebbe bastare questo capolavoro, il W5, che per complessità di costruzione, materiali usati e precisione ottenuta mi sembra riduttivo chiamarlo semplicemente pendolo. Credo si meriti il nome di Cronometro! Questo maestro orologiaio, nativo australiano che ad oggi vive in California, non produce solo il W5, anzi, il meglio di sé l’ha dato realizzando un pendolo doppio e più precisamente un pendolo a risonanza.

Pensate che i pendoli a risonanza sono veramente pochi al mondo e sono antichissimi, forse i più famosi sono quelli che vennero costruiti da Janvier. Uno di questi è stato acquistato da Francois Paul Journe e si trova nell’atrio del suo Atelier. Un altro, sempre costruito a suo tempo da Janvier, si trova nel museo di Patek Philippe. Entrambi sono esemplari davvero formidabili ma il più bello e complicato pendolo a risonanza fu costruito da Breguet per il Re Giorgio IV e ad oggi non è mai stato messo in vendita.

David Walter studiò proprio questo pendolo doppio dai cataloghi, osservando foto e analizzando la scarsa documentazione a sua disposizione. Pur avendo poche informazioni David non si è mai dato per vinto e dopo molti anni di progetti il suo sogno è diventato realtà.

Il compimento di questa opera gli è valsa numerosi premi, la fama mondiale e anche l’essere paragonato ad un diretto allievo di Abraham Louis Breguet. Ovviamente questo non è possibile per una chiara differenza di epoche vissute ma fa capire il prestigio guadagnato per questa realizzazione partendo dalla stessa ispirazione che ebbe Breguet con il suo pendolo doppio fino alla consapevolezza di poterlo migliorare e la possibilità di aggiungere qualche complicazione ad una meccanica già di per sé straordinaria.

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