Sarà possibile ricaricare gli orologi con il calore del corpo

Il corpo è caldo e il suo calore può ricaricare gli apparecchi elettronici. Ne sono convinti alcuni ricercatori che hanno messo a punto un particolare orologio nonché un cellulare che non hanno batteria ma si ricaricano con il calore del corpo. 

In pratica questi dispositivi tra cui appunto, un orologio, si caricano con il calore del corpo. Il che vuol dire che come molti sensori impiantabili, potrebbero avere un’autonomia illimitata. È una nuova frontiera dell’elettronica da valutare e da promuovere. Per il momento ci stanno lavorando i ricercatori dell’Università di Pista guidati da Giovanni Pennelli del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. I ricercatori stanno perfezionando una tecnologia al fine di realizzare un microchip che sfrutta l’effetto termoelettrico dell’epidermide. Pennelli, al Sole 24 Ore, spiega questa ricerca di portata rivoluzionaria:

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«Lavoriamo da anni – dice Pennelli – sui materiali e sulle tecnologie per trasformare direttamente il calore in energia elettrica, sfruttando il cosiddetto effetto termoelettrico. L’obiettivo è arrivare a realizzare microchip in grado di funzionare senza batteria e di ottenere anche un netto miglioramento, fino al doppio, dell’efficienza delle attuali celle fotovoltaiche. Rimane il problema della realizzazione di contatti elettrici affidabili su questa miriade di nanofili: solo così sarà finalmente possibile passare dalla teoria all’applicazione e proprio su questo si concentra la ricerca che abbiamo appena pubblicato».

Ma quanto bisognerà aspettare per vedere questi dispositivi di nuovissima generazione? Secondo il coordinatore della ricerca è prevedibile che nei prossimi 2-5 anni si arrivi a renderla disponibile per quei dispositivi che oggi usano le batterie tradizionali ma hanno problemi legati all’autonomia e ovviamente all’ingombro. Un’ulteriore sfida per chi si occupa di orologeria.

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