GoS Watches Sarek Akka: protagonista l’acciaio di Damasco

Il nuovo Sarek Akka è senza dubbio una delle creazioni più interessanti che Johan Gustafsson e Patrik Sjögren siano stati in grado di creare utilizzando l’acciaio di Damasco nel tentativo di raffigurare bene le loro terre all’interno di un orologio.

Si tratta della collaborazione perfetta tra il fabbro e l’orologiaio: come altro definire quello che la GoS Watches è in grado di presentare fin dalla sua fondazione? Questo esemplare è capace di portare alla superficie e quindi all’occhio di chi lo possiede e lo guarda un infinito gioco di riflessi derivante dalla sua lavorazione, ricreando idealmente le pianure scandinave e le alte montagne da cui il marchio deriva.

Non molti lo sanno ma Akka è una delle località che si trovano all’interno del parco lappone di Sarek e che in lingua Sami significa nonna o dea. I diversi elementi raffigurati nel quadrante e in generale la cassa ed i componenti orologio stesso sono l’esatta trasposizione, sebbene rivisitata, di quelli che sono i luoghi di origine dei due fondatori del marchio.

Questo è visibile in tutto l’accessorio. Un esempio? Sia l’anello sul rehaut sia quello presente sul telaio della cassa ( la quale è caratterizzata da un diametro di 43 mm, N.d.R.) si ispirano a spille antiche e bracciali vichinghi. Il Sarek Akka e il primo orologio del marchio a montare una corona a forma di elsa di spada antica nordica. Ma il vero punto forte è il quadrante: esso è costituito da 164 livelli di acciaio di damasco con profilo a fiore di campo e rifinito in modo da ottenere un alto contrasto tra le parti lucidate e i diversi livelli di grigio. Le sue sfere sono tagliate e lucidate a mano.

All’interno batte il movimento automatico Soprod A10 personalizzato con un rotore a forma di Triscele che nel caso di GoS è una lama tripla con una particolare forma che trae ispirazione dall’antica cultura nordica e celtica. il suo costo è di circa 11000 dollari.

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