Che fine ha fatto l’orologio E-Ink?

Prima di tutto dobbiamo ricordare che cos’è E-Ink: un orologio sottilissimo che ha debuttato sul mercato appena 2 anni fa e in questo periodo è riuscito a raccogliere 1 milione di dollari, mai abbastanza per arrivare ai backers. 

E-Ink è stato definito dai suoi ideatori il più sottile orologio al mondo visto lo spessore di appena 8 millimetri, un soffio. Il prototipo c’è e gli ordini anche ma dopo due anni di ritardo nelle spedizioni, il CST-01 non è ancora nato e sembra che non vedrà mai la luce.

Questo orologio è da considerare un device super semplice che niente concede al romanticismo ma assorbe molti fondi senza restituire niente al pubblico. Un progetto che ha basato tutto sulla raccolta fondi raccogliendo 1 milione di dollari, e poi non è mai iniziato.

C’è già chi usa E-Ink come esempio per mettere in guardia coloro che partecipano ad idee e progetti finanziandoli su piattaforme di crowfunding. Il Messaggero, nella rubrica di tecnologia scrive:

Ad inizio 2013 ben 7658 backers credettero in questo device da polso con display flessibile E-Ink, non uno smartwatch ma un semplice orologio da 99 e 129 dollari (a seconda della colorazione) che teoricamente avrebbe dovuto raggiungere i supporter già a settembre 2013. Non si tratta di un clamoroso caso di frode come per Atlantic City, il board game degli incubi, i ragazzi di Chicago hanno continuamente aggiornato i backers sulle vicende che si sono susseguite e i molteplici imprevisti, tra cui i costi di produzione.

Aggiungendo poi che:

l’ultimo update ha tolto ogni dubbio, aprendo verso una liquidazione totale e la vendita di tutti i componenti per racimolare quanto più possibile e restituire qualcosa ai backers.

 

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