Atelier de Chronométrie AdC #4

Vi sono degli orologi che dovrebbero essere considerati gioielli a prescindere per la loro manifattura ed estetica ed Atelier de Chronométrie AdC #4 è senza dubbio uno di loro. Questa maison produce modelli esclusivi e spettacolari e quello di cui vi parleremo oggi ne è la dimostrazione “vivente”.

L’AdC #4 è un esempio dell’unione di diverse tecniche tradizionali: tra tutte è evidente in tal senso la complicazione del dial che ruota in 5h e 20 minuti ( e che su richiesta può ruotare in 12h o 24h). E che cosa dire del quadrante decorato con smalto a cloisonné? Da qualsiasi punto di vista questo orologio venga osservato dimostra una cura dei particolari evidente e profonda.

Al suo interno batte un calibro la cui base di partenza è l’Omega 266, completamente rivisto e reinterpretato nell’architettura dei ponti e delle finiture. E’ impossibile non rimanere estasiati davanti al fatto che ben 42 componenti sono stati costruiti senza l’ausilio di macchine a controllo numerico, come si faceva una volta. I rubini utilizzati sono 20 di cui 9 dedicati alla complicazione della piastra che fa ruotare il quadrante. I 4 ponti superiori sono in argento tedesco rifinito con frosting e rodiati in oro rosa per ottenere un risultato simile alla micro sabbiatura ma dagli effetti più “pregiati” in termini estetici e tecnici.

I fianchi delle platine sono stati lucidati a mano e rifiniti con un’anglage che mette in mostra i due colori a contrasto, mentre la parte inferiore è rifinita a perlage. Interessante, nell’Atelier de Chronométrie AdC #4 è il sistema antiurto a tre puntivdi tipologia KIF. Un difetto? Forse la riserva di carica di sole 36 ore. La cassa è in oro bianco 18kt a completare un modello pregiato e di valore.

 

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